E’ nato il Centro di ricerca “Sostenibilità e Human Security: agende di cooperazione e governance”
Con approvazione del 1° Ottobre e decreto accademico del 5 Novembre 2015, nasce ufficialmente il Centro di Ricerca interdisciplinare Coordinata – Sostenibilità e Human Security: agende di cooperazione e governance – Acronimo inglese IRC-SHuS (Interdisciplinary Resarch Centre – Sustainability and Human Security: co-operation and governance agendas)
E’ un’evoluzione del SIII: con un’associazione di 8 dipartimenti della Statale, con la presenza nel comitato di direzione dei “tradizionali” amici del SIII – gli antropologi di Scienze della formazione di Bicocca e un membro del Politecnico – nasciamo a nuova vita e con maggiori opportunità.
Nota per farci RI-conoscere: in questo logo è stata inserita una parte del simbolo adinkrahene, dell’antico Impero del Ghana: “Aya” / la felce: simbolo di resistenza e capacità nel superare le difficoltà, scelto dai membri del Centro di Ricerca. Nell’interpretazione della brava grafica della Statale, Elena Botta, “I tondi posti in dimensione crescente portano dalla periferia al centro del problema. Il centro del problema è anche il cuore del simbolo “Aya” che rappresenta i vostri obiettivi”
Presto avremo un sito dedicato, quindi, non perdiamoci di vista!
Proponenti
1. Fiamingo Cristiana, Ricercatore c., Università degli Studi di Milano, Dip. Studi internazionali, giuridici e storico-politici [Storia e Istituzioni dell’Africa]
2. Pedrazzi Marco, Professore Ordinario, UdS Milano, Dip. Studi internazionali, giuridici e storico-politici [Diritto Internazionale]
3. Allovio Stefano, Professore Associato c., UdS Milano, Dip. di Filosofia [Scienze Demoetno-antropologiche]
4. Ciabarri Luca, Ricercatore, UdS Milano, Dip. di Beni culturali ed ambientali [Scienze Demoetno-antropologiche]
5. Fiala Marco, Professore Associato c., UdS Milano, Dip. Scienze Agrarie e Ambientali – Produzione, Territorio, Agroenergia [Ingegneria Agraria, Forestale e dei Biosistemi]
6. Mattiello Silvana, Professore Associato c., UdS Milano, Dip. di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica [Zootecnica Speciale]
7. Colosio Claudio, Prof. Associato c., UdS Milano, Dip. Scienze della Salute [Medicina]
8. Rita Pizzi, Ricercatore c., UdS Milano, Dip. Informatica – sede di Crema [Informatica]
9. Corsi Stefano, Ricercatore c., UdS Milano, Dip. di Economia, Management e Metodi Quantitativi [Economia Agraria ed Estimo]
Coordinatore scientifico
Fiamingo Cristiana, Ricercatore c., UdS di Milano, Dip. Studi internazionali, giuridici e storico-politici
Dipartimenti coinvolti
Università degli Studi di Milano, Dip. Studi internazionali, giuridici e storico-politici [sede amministrativa]
Università degli Studi di Milano, Dip. di Beni culturali ed ambientali
Università degli Studi di Milano, Dip. di Filosofia
Università degli Studi di Milano, Dip. di Scienze Agrarie e Ambientali – Produzione, Territorio, Agroenergia
Università degli Studi di Milano, Dip. di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica
Università degli Studi di Milano, Dip. di Scienze della Salute
Università degli Studi di Milano, Dip. di Informatica
Università degli Studi di Milano, Dip. di Economia, Management e Metodi Quantitativi
Composizione del comitato di indirizzo (max 7 membri)
Fiamingo Cristiana, v.s.
Allovio Stefano, v.s.
Ciabarri Luca, v.s.
Mattiello Silvana, v.s.
Salvemini Leonardo, docente di Diritto Ambientale, UdS Milano
Vignato Silvia, Professore Associato c., UdS Milano-Bicocca, Dip. di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” [Discipline Demoetno- antropologiche] / Mauro Van Aken
Rulli Maria Cristina, Professore Associato c., Ist. Politecnico Milano, Dip. di Ingegneria Civile e Ambientale [Costruzioni Idrauliche e Marittime e Idrologia]
Motivazioni CRC:
Dal 1994, con la pubblicazione del Rapporto UNDP sulla sicurezza umana, è emersa una diversa accezione del concetto di “sicurezza umana” incentrata sulla comprensione della vulnerabilità umana, piuttosto che sul tradizionale concetto di sicurezza nazionale, considerato superato nell’affrontare l’instabilità globale. Si proponeva una prospettiva di protezione incentrata sugli individui, ravvisando effetti positivi sulla stabilità nazionale, regionale e globale, concentrandosi sul soddisfacimento di ciascuna delle 7 sfere di sicurezza individuate nella vita del singolo: (1) Economica, (2) Alimentare, (3) Sanitaria, (4) Ambientale, (5) Personale, (6) Comunitaria e (7) Politica. Pare ai proponenti che l’ostinata applicazione d’un approccio disaggregato, rispetto ad una siffatta cosciente prospettiva multidimensionale, porti devastazione tanto nella vita dei singoli che negli assetti geopolitici globali: ci si ripropone quindi di affinare un approccio di ricerca interdisciplinare nella convinzione che, opportunamente coordinato, potrebbe dare migliori risultati in termini di complementarietà e completezza delle analisi della ricerca e di impatto sulle società, al fine di meglio rispondere ai più diversi livelli alle minacce complesse e multidimensionali che attanagliano il globo, in termini di sostenibilità e governabilità. I membri dei comitati proponente e di indirizzo, già quasi tutti collaboratori del SIII (v.Allegato A), nei suoi 8 anni d’attività, appartengono a 8 dipartimenti i cui obiettivi di ricerca attengono a ciascuna di quelle 7 sfere di sicurezza umana individuate, e propongono qui pertanto la costituzione di un CRC ad esse ispirato, integrato ad un Osservatorio di best practices, finalizzato a rinvenire i migliori progetti, in termini di sostenibilità culturale/ambientale per sondarne la riproducibilità.
Descrizione sintetica degli obiettivi di ricerca su base triennale e del loro metodo di verifica
Obiettivi Metodo di verifica
I. anno – Una volta individuate specifiche regioni di comune interesse fra gli studiosi (molti fra noi operano tra Europa, Africa ed America Latina), nell’intento di aumentare il grado di interdisciplinarità della ricerca in tema di human security, intendiamo affinare il confronto scientifico sul recepimento dei principi d’integrazione e sostenibilità ambientale e delle diverse sfere di sicurezza umana, in rapporto olistico ed informato del più recente dibattito internazionale ca. lo “sviluppo sostenibile”, con particolare attenzione alle specificità culturali, nei segg. settori: (A) accesso al cibo (e ad un nutrimento adeguato ancorché localmente sostenibile) ; (B) accesso a cure sanitarie di qualità; (C) accesso ad un’educazione di qualità; (D) accesso a conoscenza/gestione dei diritti ; (E) accesso alle risorse, in un approccio integrato all’individuazione di politiche organiche volte alla salvaguardia dell’ambiente. A tal fine si formeranno gruppi di lavoro (GdL) promotori di collaborazioni e ricerca tra i dipartimenti coinvolti,. Organizzazione di seminari interdipartimentali organizzati dai GdL i cui atti verranno resi pubblici attraverso il sito web, materiali open-source, al fine di garantirne ricaduta scientifica.
Scrittura di almeno 2 articoli interdisciplinari l’anno su riviste di classe A e riviste internazionali
II. rafforzamento e ampliamento del network internazionale incentivando rapporti di scambio scientifico con centri di ricerca internazionali affini, con particolare attenzione a quelli in Paesi meno avvantaggiati, nell’ambito delle regioni individuate, dagli scopi analoghi e interagendo con Agenzie di PA a livello internazionale / nazionale /locale, con l’intento di mantenere alta l’attenzione rispetto alla sostenibilità ambientale ed umana.
Individuazione di bandi europei e Fondazioni nazionali e internazionali impegnate sui temi indicati al fine di finanziare progetti di ricerca congiunti nel campo della cooperazione, della sostenibilità ambientale e della human security, anche proponendo piani di ricerca articolati a organizzazioni regionali REC (EU e/o di vari area study considerati) e Organizzazioni Internazionali (FAO, WB ecc.) nell’intento di individuare “significant impact” di fattori combinati, finalizzati a rinvenire i risultati per più efficaci e durature risultanze nelle pratiche e nelle politiche della cooperazione. A partire dal II anno cfp per un Seminario Internazionale tematico utile ad un confronto tra Accademia e Società civile. Finanziamenti: patrocinio oneroso di organizzazioni interessate e stabilendo una quota di partecipazione
Partecipazione a bandi di ricerca ed attuazione dei progetti finanziati.
Partecipazione a MARIE CURIE ACTIONS che agevolino la mobilità dei docenti e gli scambi con i centri di ricerca stranieri coinvolti. Per i metodi di finanziamento si rimanda alla nota
III. Realizzazione di un osservatorio internazionale di best practices (politiche e progetti di cooperazione) in tema d’accesso a diritti e risorse, al fine di rinvenire strategie vantaggiose per le popolazioni (es: l’accesso a sistemi di salute pubblica di tutta la popolazione; politiche educative sostenibili, specie in aree svantaggiate; adeguati livelli di informazione nell’implementazione delle politiche d’accesso a terra, acqua e risorse) al vaglio di politiche locali e progetti di cooperazione, nel quadro di una global governance sempre più consapevole.
A tale scopo si opererà ricognizione di tesi / assegnazione di tesi magistrali e di dottorato con adeguata azione di tutorato interdipartimentale, coinvolgendo i partner internazionali, e stimolando con ciò il confronto metodologico, nell’ottica del rafforzamento degli obiettivi di ricerca, studio, formazione e scambio. Implementazione di una WEB-PAGE del BEST PRACTICES OBSERVATORY e creazione di un ARCHIVIO digitale relativo a progetti di sviluppo ripetibili a diverse coordinate globali.
IV. Diffusione di una cultura dell’ambiente nella consapevolezza dei piani integrati della dimensione sociale, storica, giuridica e di gestione pubblica delle risorse ambientali, in primis in PA e nelle Ong., attraverso il lancio di una RIVISTA ON-LINE oppure di una COLLANA DI STUDI interdisciplinare.
Pubblicazione di almeno un volume a cadenza triennale (bilingue) di spessore scientifico.